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Zinque bici, do veci e una galina con do teste: Una rumizada de Trieste a Budapest e le maldobrie de Ucio e Ciano
Barnes and Noble
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Zinque bici, do veci e una galina con do teste: Una rumizada de Trieste a Budapest e le maldobrie de Ucio e Ciano in Chattanooga, TN
Current price: $10.50

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Scritto interamente in dialetto triestino, Zinque bici, do veci e una galina con do teste è diviso in due sezioni che si alternano e si fondono tra loro. La prima racconta il viaggio in bicicletta di cinque ragazzi triestini, tra cui gli autori stessi, da Trieste a Budapest, sette giorni per 650 chilometri totali, tra cani inseguitori e tentativi di corruzione del capotreno durante il viaggio di ritorno. La seconda sezione racconta le maldobrie di Ucio e Ciano, due anziani triestini in osmiza, che, ispirati dalle disavventure dei ciclisti, si racconteranno alcune storielle divertenti. Tra queste, gare di rutti tra gabbiani e fatali scontri con la bora. Questa doppia linea di narrazione, bici e osmiza, permette al libro di presentare due tipi di dialetto, uno "più giovane", usato nel ciclodiario in prima persona, e uno più "anziano", usato nel raccontare gli aneddoti di Ucio e Ciano in forma di dialogo. Uno degli obbiettivi del libro è infatti quello di voler illustrare l'evoluzione del dialetto triestino tra le diverse fasce di età della popolazione.
Scritto interamente in dialetto triestino, Zinque bici, do veci e una galina con do teste è diviso in due sezioni che si alternano e si fondono tra loro. La prima racconta il viaggio in bicicletta di cinque ragazzi triestini, tra cui gli autori stessi, da Trieste a Budapest, sette giorni per 650 chilometri totali, tra cani inseguitori e tentativi di corruzione del capotreno durante il viaggio di ritorno. La seconda sezione racconta le maldobrie di Ucio e Ciano, due anziani triestini in osmiza, che, ispirati dalle disavventure dei ciclisti, si racconteranno alcune storielle divertenti. Tra queste, gare di rutti tra gabbiani e fatali scontri con la bora. Questa doppia linea di narrazione, bici e osmiza, permette al libro di presentare due tipi di dialetto, uno "più giovane", usato nel ciclodiario in prima persona, e uno più "anziano", usato nel raccontare gli aneddoti di Ucio e Ciano in forma di dialogo. Uno degli obbiettivi del libro è infatti quello di voler illustrare l'evoluzione del dialetto triestino tra le diverse fasce di età della popolazione.
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