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I pensieri e le divagazioni del Signor Giacomo
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I pensieri e le divagazioni del Signor Giacomo in Chattanooga, TN
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Chi è il signor Giacomo? Come è nato? Come è accaduto che un brillante ingegnere, agli inizi della sua carriera lavorativa, abbia deciso di dar sfogo ai suoi più intimi pensieri attraverso un buffo personaggio a passeggio per le strade di un surreale paesaggio animato da alberi di ogni specie? Nonostante NLosito, nelle sue dichiarazioni ufficiali, neghi l'esistenza nel fumetto di ogni riferimento autobiografico, è chiaro non solo che il signor Giacomo nasca graficamente dalle lunghe ore spese dal suo disegnatore a contemplarsi davanti a uno specchio, ma anche che in molti dei suoi pensieri si rifletta lo stato d'animo di grande confusione in cui, fin dalla giovinezza, egli trascorreva le sue giornate. È possibile inoltre cogliere nel protagonista del fumetto chiare tracce di ciò che il suo disegnatore è oggi, a quarant'anni dal periodo d'oro della sua giovinezza da scapolo. Giacomo ha il vizio monomaniaco del gioco, NLosito ha il vizio monomaniaco del computer, a cui, negli ultimi anni, ha sacrificato gran parte delle sue cellule cerebrali. Giacomo ama la mamma e fugge le donne che gli chiedono un impegno, NLosito ama la sua "moglie-mamma" e fugge le due fanciulle che, ahimè, ha generato in un momento di distrazione e che, crescendo, gli hanno creato, insieme al figlioletto ultimo nato, non poche noie. Giacomo nasconde il suo credo politico per non perdere lettori, NLosito è costretto a nascondere le sue idee politiche (criticabili sotto molto punti di vista... eh eh!) di fronte ad amici e conoscenti di destra e di sinistra con cui è costretto ad avere a che fare. Povero signor Giacomo, povero NLosito, nessuno sembra capirlo, neppure il suo disegnatore, neppure la sua famiglia.
Chi è il signor Giacomo? Come è nato? Come è accaduto che un brillante ingegnere, agli inizi della sua carriera lavorativa, abbia deciso di dar sfogo ai suoi più intimi pensieri attraverso un buffo personaggio a passeggio per le strade di un surreale paesaggio animato da alberi di ogni specie? Nonostante NLosito, nelle sue dichiarazioni ufficiali, neghi l'esistenza nel fumetto di ogni riferimento autobiografico, è chiaro non solo che il signor Giacomo nasca graficamente dalle lunghe ore spese dal suo disegnatore a contemplarsi davanti a uno specchio, ma anche che in molti dei suoi pensieri si rifletta lo stato d'animo di grande confusione in cui, fin dalla giovinezza, egli trascorreva le sue giornate. È possibile inoltre cogliere nel protagonista del fumetto chiare tracce di ciò che il suo disegnatore è oggi, a quarant'anni dal periodo d'oro della sua giovinezza da scapolo. Giacomo ha il vizio monomaniaco del gioco, NLosito ha il vizio monomaniaco del computer, a cui, negli ultimi anni, ha sacrificato gran parte delle sue cellule cerebrali. Giacomo ama la mamma e fugge le donne che gli chiedono un impegno, NLosito ama la sua "moglie-mamma" e fugge le due fanciulle che, ahimè, ha generato in un momento di distrazione e che, crescendo, gli hanno creato, insieme al figlioletto ultimo nato, non poche noie. Giacomo nasconde il suo credo politico per non perdere lettori, NLosito è costretto a nascondere le sue idee politiche (criticabili sotto molto punti di vista... eh eh!) di fronte ad amici e conoscenti di destra e di sinistra con cui è costretto ad avere a che fare. Povero signor Giacomo, povero NLosito, nessuno sembra capirlo, neppure il suo disegnatore, neppure la sua famiglia.

















