Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi sui miofibroblasti. I progressi nelle tecniche diagnostiche hanno permesso un'identificazione accurata di questa cellula enigmatica. Le controversie sulla loro origine continuano ancora oggi. L'ampio spettro di attività dei miofibroblasti in un gruppo eterogeneo di condizioni che vanno dalla guarigione delle ferite alle proliferazioni benigne e alle neoplasie maligne ha attirato l'attenzione di diverse discipline su questa cellula. È chiaro che la nostra comprensione dei miofibroblasti, delle loro origini, delle loro funzioni e della loro regolazione molecolare avrà un'influenza profonda sull'efficacia futura non solo dell'ingegneria tissutale, ma anche della medicina rigenerativa in generale. Recentemente, alcuni studi non pubblicati hanno dimostrato che i miofibroblasti cardiaci mantengono il fenotipo differenziato per un periodo più lungo rispetto ai miofibroblasti polmonari e sottocutanei. Considerando l'eterogeneità dei loro precursori, sorge la domanda: tutti i miofibroblasti rispondono allo stesso modo ai fattori meccanici? È importante quale condizione meccanica hanno sperimentato le cellule per differenziarsi? Molte altre domande di questo tipo rimangono ancora senza risposta.